Prof. Ivan Zanoni – UNIMIB

Chi è/Dove opera/H Index

Ivan Zanoni è professore associato di Patologia Generale del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca.

Il suo H-index è 85 (Scopus).

 

Ambito di ricerca

Il suo lavoro si concentra sul sistema immunitario (SI), in particolare sul ruolo della risposta immunitaria innata, le vie di segnalazione che la costituiscono e i meccanismi che la regolano.

 

Breve storia

La sua formazione in ambito biomedico inizia nel 1996 con l’iscrizione al corso di laurea di Biotecnologie Mediche all’Università degli Studi di Milano. Successivamente alla Laurea, conseguita nel 2001, ottiene un Dottorato in Immunologia all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, focalizzando la sua tesi sulla regolazione dell’immunità innata e adattativa da parte delle cellule dendritiche.

Rimanendo nel campo delle cellule dendritiche, con studi circa la loro interazione con le cellule Natural Killer, ottiene l’opportunità di lavorare negli Stati Uniti come Visiting Scientist per il laboratorio di Ulrich Von Andrian, Professore di Immunopatologia, Microbiologia e Immunobiologia dell’Harvard Medical School, Boston. Questa rappresenta per lui un’occasione per approfondire l’interesse per la ricerca in Immunologia in uno dei centri più prestigiosi e all’avanguardia degli Stati Uniti.

Nei due anni successivi torna a lavorare a Milano nel laboratorio della Prof.ssa Granucci, a capo di uno dei dodici laboratori dell’INGM (Istituto Nazionale di Genetica Molecolare). Proprio in questo periodo pubblicherà alcuni dei suoi primi lavori sull’azione e sul funzionamento delle cellule dell’immunità innata.

Negli ultimi 10 anni incentra il proprio lavoro tra Milano e Boston, continuando a collaborare con l’Università degli Studi di Milano – Bicocca e Harvard, sul ruolo dell’attivazione di alcune molecole a seguito di un’infezione. In particolare le sue ricerche si sono concentrate sull’attivazione dei recettori TLR4 e del fattore trascrizionale NFAT.

 

Principale lavoro

Il suo lavoro si incentra sulla biologia delle cellule del sistema immunitario innato, soprattutto per quanto riguarda il riconoscimento dei primi eventi che si instaurano a seguito di un’infezione.

Inizialmente il Professor Zanoni si è focalizzato sullo studio dei PRR, recettori che, interagendo con patogeni o detriti cellulari, determinano l’inizio della risposta immunitaria. In questo modo, è riuscito a identificare vie di attivazione alternative del SI rispetto al coinvolgimento del Toll-like Receptor 4 (che rappresenterebbe la via canonica di attivazione del SI), nel momento in cui l’organismo entra in contatto con il lipopolisaccaride (LPS) batterico. 

Le ricerche del professore si sono concentrate, negli anni, sull’identificazione dei meccanismi molecolari che regolano la comunicazione tra diversi elementi cellulari tramite recettori, come CD14, e molecole di segnalazione, come IL-2.

Recentemente, con il suo team, ha condotto delle ricerche sui meccanismi infiammatori interessati nella patogenesi del processo di aterosclerosi. A seguito di queste ricerche ha pubblicato nel 2020 uno studio su Nature Immunology riguardante il ruolo dei fosfolipidi endogeni ossidati in questo processo.

 

Prospettive/vantaggi ottenuti legati al suo lavoro

Premi di cui è stato insignito:

  • Premio Harlan Italy per “best research in Experimental Immunology (2005)
  • Premio SIICA – Space da parte della Società Italiana di Immunologia Clinica e Allergologia per “Best research in Cytokines” (2009)
  • Bioforum Junior Award come “Best Italian Junior Biotechnologist” (2009)
  • Best Abstract Awards per il congresso internazionale SIICA – DGFI (2011)

 

Società professionali di cui fa parte:

  • Dal 2005 è membro della SIICA (Società Italiana di Immunologia Clinica e Allergologia)
  • Dal 2012 è membro della ESCI (European Society for Clinical Investigation
  • Dal 2014 è membro dell’HDDC (Harvard DIgestive Diseases Center)

 

Tra i principali finanziatori delle sue ricerche fa parte il National Institute of Health (NIH), la Fondazione Cariplo e Harvard Digestive Diseases Center. In particolare ha ricevuto due finanziamenti per progetti R01 per un totale di un milione di euro.

 

Fonti

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