Prof. Napoleone Ferrara – University of California a San Diego

Chi è/Dove opera/H Index

Napoleone Ferrara è uno scienziato e medico italiano, è Senior Deputy Director al Moores Cancer Center della University of California a San Diego (UCSD). È stato uno dei membri di Genentech, colosso della ricerca biotecnologica statunitense, noto soprattutto nel settore dell’angiogenesi e della biologia dei tumori.

Il suo H-index è 178.

Ambito di ricerca

Il suo ambito di ricerca è la biologia molecolare e la farmacologia, con particolare attenzione alla regolazione del fenomeno dell’angiogenesi. E’ rinomato nel suo campo per aver contribuito allo sviluppo di terapie in grado di curare la degenerazione maculare, prima causa di cecità negli anziani. 

Nel 2010 è vincitore del Lasker Award, premio comune a molti premi Nobel, per aver identificato il VEGF, il fattore di crescita vascolare endoteliale.

Breve storia

Napoleone Ferrara nasce a Catania il 26 luglio del 1956, in una famiglia di giudici e avvocati. Il diritto lo appassiona sin da bambino, tanto che passa diverso tempo in tribunale accompagnano il padre e lo zio ai processi. Nonostante ciò, il nonno materno, insegnante di Scienze, esercita la maggiore influenza su di lui. Sarà proprio il nonno a trasmettergli la passione per le Scienze Naturali, tanto che il Professor Ferrara si iscrive  all’Università di Medicina e Chirurgia di Catania.

Si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1981,el 1983 fa richiesta per e vince una borsa di studio per un Dottorato in Endocrinologia Riproduttiva presso l’Università della California, a San Francisco. La scelta del Dottorato risente dell’influenza del suo mentore, il Dottor Umberto Scapagnini, Professore di Farmacologia dell’Università di Catania e specializzato in neuro-endocrinologia.

Nel 1985 comincia un internato di Specializzazione presso la Oregon Health and Science University a Portland, con l’obiettivo di conciliare la carriera di clinico con quella di ricercatore, ma si rende presto conto che la sua strada è la ricerca scientifica.

Nel 1986 fa ritorno a San Francisco per un secondo Dottorato di Ricerca presso il Cancer Research Institute, un laboratorio di ricerca sui fattori di crescita. Sempre durante questo periodo entra a far parte della Genentech, società specializzata in attività Biotecnologiche.  

Nel 1989 è stato il primo scienziato a clonare e purificare in laboratorio la proteina determinante nel favorire la crescita delle cellule tumorali. Grazie a questi studi, il Prof.Ferrara è riuscito a sviluppare delle terapie anti-VEGF, come Bevacizumab e Ranibizumab, per la cura della degenerazione maculare, prima causa di cecità negli anziani. 

Nel 2010 vince il Lasker Award per la scoperta e identificazione del VEGF e, nello stesso anno, la classifica del Via-Academy sui principali scienziati italiani nel mondo lo colloca al terzo posto.

Nel 2014, dopo 25 anni di lavoro presso la Genentech, si dimette dalla società e si trasferisce a San Diego come Professore di Patologia, Oftalmologia e Farmacologia

Attualmente è Senior Deputy Director al Moores Cancer Center a San Diego dove continua le sue ricerche. 

Principale lavoro

Il suo principale lavoro è di aver isolato e clonato il VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor) nel 1989 (“Vascular endothelial growth factor is a secreted angiogenic mitogen”, Leung DW., Cachianes G., Kuang WJ., Goeddel DV., Ferrara N., Science, 1989). 

Successivamente si è focalizzato sulle proprietà molecolari e biologiche del VEGF: i suoi studi hanno permesso di dimostrare che il VEGF sia un regolatore chiave nel processo di angiogenesi, sia fisiologico che patologico. Assieme ai colleghi ha riportato come l’inibizione del VEGF determini una soppressione della crescita di diversi tumori: si tratta della prima evidenza scientifica di come la crescita tumorale possa essere inibita tramite l’arresto del processo angiogenetico. 

Sulla base di queste ricerche sono stati elaborati anticorpi monoclonali anti-VEGF che sono utilizzati oggi nella terapia per i tumori e per la degenerazione maculare.

Prospettive/vantaggi ottenuti legati al suo lavoro

Ha trovato una cura per la degenerazione maculare dell’anziano ed ha dimostrato come la terapia anti-VEGF possa essere utilizzata per inibire la crescita tumorale. 

Attualmente il Bevacizumab è approvato dall’FDA per 12 indicazioni terapeutiche in diversi tipi di tumori. La scoperta dell’espressione di questa molecola anche nelle cellule tumorali ha permesso di implementare la ricerca per trovare nuove terapie efficaci al trattamento di queste patologie. Oggi, si comincia a ipotizzare l’efficacia della combinazione tra terapie anti-angiogeniche e l’immunoterapia. 

Tra i principali finanziatori troviamo il NEI (Neuroscience Education Institute) e il NCSI (National University Cancer Institute)  ed è stato vincitore di 2 bandi relativi a progetti R01, risultanti in più di 1 milioni di dollari in fondi per la ricerca.

Premi ricevuti

2020 Member of Retina Hall of Fame

2019 G.B. Bietti Gold Metal

2015 Elected to the National Academy of Medicine

2015 Leslie Dana Gold Medal

2014 Gairdner Foundation Int’s Award

2014 A. Champalimaud Vision Award 

2013 Breakthrough Prize in Life Sciences

2013 Elected Fellow, AACR Academy

2012 The Economist Innovation Award

2011 Dr. Paul Janssen Award of Biomedical Research

2010 Lasker Award

2010 Macula Society-Michaelson Award

2009 Pezcoller Foundation/AACR International Award

2008 Macula Society-Arnall Patz Award 

2007 ASCO Science of Oncology Award

2006 Elected to the National Academy of Sciences

2006 General Motors Cancer Research Award

2006 Passano Award

2005 Lefoulon-Delalande-Institut-de France Prize

2005 AACR Bruce F. Cain Memorial Award

2004 Italian Assoc. Res. Therapy Eye Disorders (AIRCMO) Prize

2004 American-Italian Cancer Foundation Prize

Fonti

 

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