Prof. Giulio Pasinetti – Icahn School of Medicine

Giulio Pasinetti

 

Chi è/Dove opera/H Index

È Professore di Psichiatria, Neurologia e Neuroscienze alla Icahn School of Medicine di New York. È il direttore del “Center on Molecular Integrative Neuroresilience” (New York), centro per l’identificazione dei meccanismi alla base della degenerazione cognitiva.

Il suo H-index è 66 (Scopus).

 

Ambito di ricerca

Il suo lavoro si concentra sull’identificazione dei processi implicati nello stress a livello cellulare e le conseguenti ripercussioni che esso ha sul decadimento cognitivo. Inoltre, è coinvolto nella ricerca dei meccanismi biologici che provocano disfunzioni cognitive nella malattia di Alzheimer.

 

Breve storia

Si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1982, all’Università degli Studi di Milano e, pochi anni dopo, nel 1988, ottiene un Ph.D. in Farmacologia nella stessa Università. 

Il suo interesse per per le Neuroscienze e la Neurofarmacologia si manifesta fin da subito, durante il percorso universitario, e si consolida quando gli viene offerto il ruolo di Research Associate per l’università del “Southern California” a Los Angeles. Sempre presso questa Università diventerà nel 1980 Senior Research Associate. In questi anni, trascorsi negli Stati Uniti, il suo interesse si indirizza  sull’invecchiamento del sistema nervoso e sulle conseguenze dal punto di vista fisico e cognitivo.

Oltre agli ottimi risultati ottenuti nell’ambito della ricerca, nel 1990 inizia la sua carriera in ambito accademico come “Assistant Professor” presso la “California School of Gerontology and Biological Sciences at the University of Southern California” e, dopo sei anni, si trasferisce a New York alla Icahn School of Medicine come Professore di Neurologia. Successivamente, sempre a New York, riuscirà ad ottenere anche la cattedra in Psichiatria, Geriatria e Medicina Palliativa.

 

Principale lavoro

Le sue ricerche si occupano di identificare quali siano i processi biologici che determinano il passaggio da una funzione cognitiva normale a una alterata, soprattutto per quanto riguarda la malattia di Alzheimer, sia in fase iniziale che in caso di demenza franca. Rimanendo nel campo dell’Alzheimer, è riuscito a identificare il diabete di tipo 2 come uno dei principali fattori di rischio nel determinare l’insorgenza della malattia. In particolar modo, ha identificato in questi pazienti la presenza di alcuni polimorfismi che predispongono maggiormente a sviluppare neurodegenerazione. 

A questo proposito, il Professor Pasinetti  e il suo team hanno studiato gli effetti dello stress nella riduzione della funzione cognitiva e hanno approfondito  l’ipotesi secondo cui alcune sostanze, come i polifenoli, possano promuovere resilienza nelle cellule del tessuto nervoso cerebrale. 

Dal punto di vista terapeutico, si è concentrato sulla identificazione di nuovi farmaci che vadano a contrastare  la oligomerizzazione della beta amiloide, uno dei fattori principali coinvolto nella patogenesi della malattia di Alzheimer. Nel 2011 ha pubblicato uno studio in cui si viene mostrata la capacità di un antipertensivo, il carvedilolo, nella riduzione dell’oligomerizzazione della beta amiloide in vitro e nei modelli animali, aprendo così nuove possibilità terapeutiche per questa malattia.

 

Prospettive/vantaggi ottenuti legati al suo lavoro

Premi di cui è stato insignito:

  • The Faculty Council Award for Academic Excellence (2003)
  • The Charles Dana Alliance for Brain Research Award (2003)
  • Foundation Queen Sofia of Spain Research Center award on Alzheimer’s Disease
  • Zenith Award from Alzheimer’s Association
  • Temple Foundation Discovery Award from Alzheimer’s Association
  • Nathan W. & Margaret T. Shock Aging Research Foundation Award of the Gerontology Society of America
  • Turken Family fellowship from Alzheimer’s Association
  • Nathan Shock New Investigator Award of the Gerontology Society of America

Per i suoi progetti ha ricevuto fondi dal NIH (National Institute of Health), dal NIA (National Institute of Aging) e dal NCCIH (National Center for Complementary and Integrative Health). In particolare il Professor Giulio Pasinetti ha vinto 20 a bandi relativi a progetti R01, riuscendo ad ottenere per questi progetti più di 6 milioni di dollari di finanziamenti.

 

Fonti

 

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