Sezioni principali di un articolo scientifico: introduzione

Come scrivere l’introduzione

 

Cos’è l’introduzione di un articolo scientifico?

La prima sezione di un paper dovrebbe essere l’introduzione. Lo scopo di questo paragrafo è  fornire un background di informazioni sufficiente per permettere al lettore di capire e valutare i risultati dello studio, senza doversi documentare autonomamente sulla letteratura esistente. L’introduzione deve anche fornire il razionale dell’articolo, esplicitando in maniera chiara e concisa l’obbiettivo di ricerca dell’articolo. Sottolineiamo  che  in una buona introduzione si è soliti fare riferimento ai risultati o alle informazioni riportate nella discussione del paper, dando anche spazio a spunti di “interpretazione” dei dati successivamente riportati.

 

Come si scrive l’introduzione?

Per scrivere l’introduzione alla tesi bisogna affidarsi ad altri articoli  che trattino l’argomento di interesse. Tra quelli maggiormente usati  vi sono le review sistematiche, narrative e articoli epidemiologici, quindi tutti  studi di spessore presi da riviste del settore. Lo schema di scrittura di un’introduzione non è fisso, ma assai variabile e differisce tra le varie tipologie  di studi, nonché  tra diversi ambiti e riviste. Lo schema di base prevede di procedere dal generale allo speciale: cominciare con una panoramica ampia per portarsi sempre più nel dettaglio dell’argomento, ricordandosi sempre di citare lo scopo dello studio. Potremmo quindi affidarci alla seguente scaletta per la stesura dell’introduzione:

  1. Descrizione generale dell’argomento dello studio
  2. Gaps in Knowledge, ovvero quali mancanze ci sono sull’argomento fino ad oggi
  3. Obiettivo dello studio o della tesi
  4. Metodologia di ricerca (se si tratta di un trial clinico, di una review, ecc.)
  5. Cenni ai risultati/discussione

Introduzione di un trial clinico

Nell’introduzione di un trial clinico è importante porre l’accento sull’epidemiologia della condizione trattata nello studio, inserendo in 2-3 righe informazioni su incidenza, prevalenza, male to female ratio, etc. Successivamente è bene presentare le caratteristiche fisiopatologiche ed eziologiche della patologia studiata. In un trial clinico solitamente viene proposto un nuovo trattamento farmacologico/chirurgico, che viene messo a confronto con il placebo o con il trattamente tradizionale. Devono essere presenti alcune righe che presentino il trattamento proposto, assieme a una breve panoramica di quale fosse  la terapia gold standard fino al momento dello studio. In questa sezione è  opportuno inserire il razionale del paper, esplicitando chiaramente l’obiettivo della ricerca.

 

Introduzione di una revisione sistematica

L’introduzione di una revisione sistematica, dopo aver fornito una panoramica generale sull’argomento di interesse, deve descrivere il razionale della revisione. E’ importante che venga descritta la rilevanza clinica e/o organizzativa della domanda di ricerca, nel contesto delle conoscenze già note e la motivazione per la conduzione della revisione sistematica. 

E’ necessario che vengano descritti gli obiettivi, ovvero vengano resi espliciti i quesiti della revisione utilizzando lo schema PICOs (Partecipanti, Interventi, Confronti, Outcome).

 

Introduzione di una tesi di laurea

Per la tesi di laurea l’introduzione può avere alcune differenze rispetto alla sua forma in un trial clinico o review sistematica. La prima differenza è la lunghezza: nella tesi di laurea l’introduzione rappresenta una parte più consistente della ricerca. Il numero di parole  è molto  variabile, ma solitamente si tratta di alcune pagine e non di un solo paragrafo, come avviene per i paper scientifici. 

La seconda differenza è che in una tesi di laurea l’introduzione rappresenta essa stessa una sorta di revisione della letteratura. Si tratta di una revisione non eseguita in maniera metodologica (ad esempio con l’utilizzo della stringa), ma di una sintesi della ricerca fatta fino a quel momento. 

Infine, la tesi di laurea è piuttosto lunga, per cui può essere buona cosa quella di presentare nell’introduzione una breve descrizione della struttura dell’elaborato. L’obiettivo deve essere quello di presentare i punti salienti degli argomenti trattati in ogni capitolo, in modo da rappresentare la linea logica sequenziale che vi ha guidato nella stesura del lavoro.

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